venerdì 19 aprile 2013

Innovazioni...nel passato

Siamo nel '400, in pieno Rinascimento. Francesco di Giorgio è un  importante architetto, pittore e scultore, ma anche un ingegnere militare. Egli lavora a Urbino, presso la corte di Federico di Montefeltro dove risulta fondamentale per le sue conoscenze tecniche militari, che dimostra nelle raccolte di disegni di macchine ed architetture da guerra. Egli redige "Trattato di architettura civile e militare", raccolta di vari manoscritti, dove riprende i disegni militari del Taccola, ingegnere contemporaneo di di Giorgio, conosciuto per i suoi trattati incentrati sui macchinari dell'epoca.
Uno di questi è il trabucco, arma medioevale gigante, alta anche 10-12 metri, simile a una fionda.
Francesco di Giorgio su il primo a capire la fine del trabucco. Era un'arma molto potente, ma i suoi difetti erano la scarsità di precisione, la bassa cadenza del tiro, le dimensioni e i costi elevati e la la grande quantità di manodopera richiesta.


Francesco di Giorgio è anche importante per le ricerche sull'arte fortificatoria, detta fortificazione alla moderna, della quale è considerato fondatore insieme ai fratelli Sangallo.

Le mura si inspessiscono per poter resistere agli attacchi delle nuove armi come i cannoni. Ma ciò non basta, servirà poi l'avvento del baluardo, comunemente chiamato bastione (la sua etimologia fatta risalire al germanico bol, bohl (=trave, tavolone) + werk , wert (= costruzione), per poter alzare la difesa delle città. Il bastione compare già nei disegni di Francesco di Giorgio, ma la sua forma non si stabilizza per vari anni.

Il bastione a differenza delle torri medioevali è alla stessa altezza della mura. Si trova agli angoli delle fortificazioni con lo scopo di proteggere le cortine (tratti di mura rettilinei), più esposte al tiro e all'attacco nemico. La loro forma è a "puntone", caratterizzata da una forma a foglia d'edera con due facce, due fianchi, una gola innestata all'incontro di due cortine. In questo modo la punta del bastione andava a coprire anche la "zona morta" lasciata delle torri circolari.



Immagine tecnica del bastione pentagonale



Si guardi a tal proposito questo sito.


Oggi sono pochi i resti di bastioni rimasti sul nostro territorio, molti andati distrutti durante il periodo delle guerre mondiali dove certo questi antichi sistemi di difesa non potevano più svolgere la loro funzione. Importante è l'esempio di Palmanova, in provincia di Udine, Italia, dove sono conservati soltanto più i lineamenti dei bastioni.


Durante la Seconda Guerra Mondiale erano pochi i sistemi di difesa adottabili. Le armi e le tecniche militari usate erano troppo avanzate per poter trovare una difesa. Come ci si poteva difendere da un attacco aereo o dall'arrivo in cielo di un missile, e come si poteva scampare all'attacco della bomba atomica?

Sempre per quanto riguarda le innovazioni militari nel passato, ho trovato molto curioso e interessante il fuoco greco, già utilizzato in epoca romana.

http://www.parodos.it/fuoco%20greco.htm

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