giovedì 30 maggio 2013

La Seconda Guerra Mondiale e l'arma chimica

In un post precedente, precisamente quello riferito al quadro del mio tema, (a cui si rimanda: If it were a picture, it will be.. ), ho parlato delle armi chimiche, usati durante il Secondo conflitto mondiale. Gli Stati europei, come anche gli Stati Uniti conoscevano questo tipo di arma e ne conoscevano anche la sua potenza distruttiva, per questo non vennero usate molto. Ma un uso massiccio, delle armi chimiche, venne fatto da parte dell'esercito giapponese contro la Cina. Inoltre furono anche i primi, nalla storia, ad usare non solo armi chimiche ma anche armi batteriologiche diffondendo colera, tifo e peste bubbonica.

Uno dei gas più utilizzati fu il gas nervino utilizzato nelle bombe e colpisce il sistema nervoso; ma anche il Napalm, anch'esso utilizzato negli ordigni e a differenza del primo è incendiario e quindi anche utilizzato nei lanciafiamme. Il Napalm venne sperimentato dagli Stati Uniti in Italia in più occasioni, infatti nello sbarco a Salerno del 9 settembre 1943, erano armati anche con lanciafiamme al napalm.


Un soldato usa il lanciafiamme al Napalm



Due esempi di attacco aereo con il Napalm



Il conflitto mondiale è però teatro dell'uso di un altro gas. Come sappiamo sostanze tossiche vennero utilizzate dai nazisti nei campi di concentramento. La storia dell'olocausto si è sviluppata intorno all'utilizzo di due gas, il monossido di carbonio e lo Zyklon B. Quest'ultimo nasce negli anni '20, come disinfettante per i magazzini di grano ed è a base di acido cianidrico.
Di seguito un link che può chiarire meglio le idee, relativo al blog dei sopravvissuti .




Lo Zyklon B

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